Albert Renger-Patzsch, Ruth Hallensleben, a dialogue
29.04.2023 - 08.10.2023
Le quaranta fotografie, scattate tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Ventesimo secolo, appartenenti alla collezione Rolla, mettono a confronto due autori già presentati in passato, con una nuova lettura.
Entrambi tedeschi, coetanei e che lavoravano prevalentemente nello stesso ambito, la fotografia industriale. Albert Renger-Patzsch gode di una fama internazionale, Ruth Hallensleben è ancora da scoprire. Le ragioni sono diverse a partire dal fatto che il primo sviluppa anche una ricerca personale, la seconda lavora quasi sempre su commissione. Urs Stahel nel testo introduttivo del catalogo indaga anche altri fattori, condizionamenti sociali e sottolinea: Nella selezione non si notano quasi differenze di atteggiamento, né di qualità. Anche se, pure in questo caso, si trovano contrapposte commissione e fotografia libera.
Albert Renger-Patzsch, 22.6.1897 Würzburg (D), 27.9.1966 Wamel (D).
Inizia a fotografare all’età di dodici anni. Dopo il servizio militare e durante la Prima guerra mondiale, studia chimica al Dresden Technical College. Nei primi anni del 1920 lavora come fotografo per il Chicago Tribune, prima di diventare un libero professionista. Nominato professore e capo del dipartimento di fotografia pittorica della Folkwangschule di Essen, lascia la carica dopo soli due semestri a causa dell’oppressione nazista.
Ruth Hallensleben, 01.06.1898 Colonia (D), 18.04.1977 Colonia (D).
Nel 1931 trova impiego come praticante presso Elsbeth Gropp, famosa fotografa ritrattista e di moda. Nel 1934 apre il suo studio. Dopo una iniziale formazione come ritrattista, si dedica alla fotografia industriale. Il suo lavoro, oltre che visione poetica e prova tecnica, è una testimonianza del periodo storico in cui ha vissuto, la Germania del XX secolo.
Urs Stahel, vive e lavora a Zurigo. É scrittore, curatore, docente e consulente freelance. Curatore del MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia - di Bologna, consulente della collezione di fotografia industriale del MAST, consulente di Foto Colectania, Barcellona, e della Collection of Art Vontobel, Zurigo. È cofondatore del Fotomuseum Winterthur, di cui è stato direttore e curatore dal 1993 al 2013.
Tra il 1931 e il 1934 trova impiego come praticante presso Elsbeth Gropp, famosa fotografa ritrattista e paesaggista. Nel 1934 apre il suo studio. Dopo una iniziale formazione di ritrattista, si dedica alla fotografia industriale. Il suo lavoro, oltre che visione poetica e prova tecnica, è una testimonianza del periodo storico in cui ha vissuto, la Germania del XX secolo. Poco spazio è lasciato all’individualismo, in nome di una visione più globale. Nel 1945, nel timore che gli alleati confischino la sua attrezzatura fotografica e l’archivio, seppellisce in tre casse tutto il materiale nel bosco di Wiehl. Dopo tre anni, due delle tre casse sotterrate sono intatte e lei può ricominciare la sua attività di fotografa.
Inizia a fotografare all’età di dodici anni. Dopo il servizio militare durante la prima guerra mondiale, studia chimica al Dresden Technical College. Nei primi anni del 1920 lavora come fotografo per il Chicago Tribune, prima di diventare un libero professionista. Nominato professore e capo del dipartimento di fotografia pittorica della Folkwangschule di Essen, lascia la carica dopo soli due semestri a causa della oppressione nazista. Albert Renger-Patzsch è considerato una delle più importanti figure della fotografia della Nuova Oggettività.
Dimensioni: 15 x 21 cm
Pagine: 48
Immagini: 40 in quadricomia
Language: Italiano/Inglese
Edizione: Fondazione Rolla, 2023